Asia Guercini
Quali sono le vie dirette per investire in vino?
di Asia Guercini

Spesso sentiamo parlare di investimento sul vino e compravendita di bottiglie pregiate; vediamo quindi quali sono i canali e le modalità per effettuare tale acquisto. Il primo mercato a cui vengono venduti i vini è il mercato primario, meglio definito in francese come “En Primeur”. In questa fase l'acquirente acquista il diritto a un vino specifico, ancor prima che venga imbottigliato. D’altro canto, nel mercato secondario l'acquirente acquista le bottiglie effettive da un rivenditore di vini o tramite un'asta.
En Primeur
Entriamo ora nello specifico di questi due mercati. Per semplificare potremmo dire che i vini “En Primeur” sono tipi di investimenti simili ai futures. Succede che, ogni primavera, i campioni di botte della vendemmia dell'anno precedente vengono assaggiati dai principali critici del vino, che esprimono commenti e punteggi circa la qualità, il potenziale del vino e della vendemmia in generale. A questo punto, i produttori rilasciano una parte del raccolto, chiamata anche tranche, per essere venduta come “En Primeur”.
Coloro che acquistano la tranche sono a tutti gli effetti mediatori di vino che hanno contratti a lungo termine con i produttori. Infine, i broker del vino vendono il contratto a un commerciante, che lo rivende al consumatore finale o all'investitore. Questa catena di transazioni sposta il rischio dal produttore al potenziale investitore e la liquidità dallo stesso, verso il produttore.

In poche parole, “En Primeur” è dunque una forma di finanziamento economico per i produttori, i quali possono godere di una copertura contro cattive annate grazie agli acquisti dei broker. Quest’ultimo, in qualità di intermediario, è responsabile della distribuzione e della commercializzazione del vino e per questa transazione viene addebitato uno spread (che in genere oscilla tra il 15-20%).
Come ultimo passaggio, l'investitore acquista il contratto futuro con la convinzione che il prezzo aumenterà quando il vino verrà immesso sul mercato.
Fino alla metà degli anni 2000, il sistema di acquisto dei vini “En Primeur” rappresentava il modo migliore per comprare vini bordolesi a prezzi convenienti. Nell’ultimo periodo però, l’aumento dei prezzi e l’acquistare il vino in anticipo, ha fatto sì che il mercato primario diventasse una sorta di scommessa, con rischi maggiori per premi potenzialmente bassi. Da allora, i prezzi sono stati lenti a tornare in linea con i punteggi della critica, generando così un effetto dannoso sul marketing delle campagne “En Primeur”.
Mercato secondario
Il secondo mercato invece, è chiamato mercato secondario. Qui, l'acquisto di un vino da un commerciante è un modo semplice per comprare vino poiché la transazione avviene come qualsiasi altra transazione al dettaglio. Il prezzo fisso rende la transazione tranquilla, rispetto al trading di azioni o all'acquisto di vino nelle aste. Un ulteriore vantaggio dell'acquisto da un commerciante è la possibilità di conoscere il track record dei vini.
Infatti, nella maggior parte dei casi il rivenditore commercia con un certo numero di fornitori che trattano con importatori e/o broker; tutto è documentato, il che significa che è possibile seguire il movimento del vino.
Ciò è un vantaggio sia in termini di mantenimento delle condizioni di conservazione corrette che della prevenzione delle bottiglie contraffatte.

L'altro modo di acquistare bottiglie pregiate nel mercato secondario è attraverso le case d'aste, per esempio Christie's, Sotheby's, Cambi, Pandolfini ed altre.
Il vantaggio principale in questo tipo di acquisto è l'accesso a vini rari di grande annata. Tuttavia, gli svantaggi delle aste sono molti: il rischio principale è l'acquisto di bottiglie contraffatte.
Il numero di bottiglie contraffatte sul mercato è aumentato insieme ai prezzi del vino negli ultimi decenni; pertanto, molte case d'asta utilizzano agenti enologici specializzati per rilevare potenziali frodi prima di andare all'asta. In secondo luogo, l'insorgenza della “febbre dell'asta” potrebbe portare a prezzi molto più elevati di quelli stimati dall'investitore, di conseguenza l'affare scompare. Un altro fattore limitate relativo all’acquisto tramite case d’aste è legato alle commissioni che vengono applicate sui singoli lotti, che variano dal 10% al 25% a seconda della tipologia e della rarità del vino in oggetto.
Liv-Ex e i principali indici di mercato
La crescente domanda del vino da investimento ha conseguentemente portato alla nascita di un mercato digitale, con sede a Londra diventato oggi il punto di riferimento mondiale per lo scambio e la quotazione di vini da collezione. Esso, fondato nel 2000 da due agenti di borsa, James Miles e Justin Gibbs, prende il nome di “London International Vintners Exchange” o più semplicemente “Liv-ex”.
Da allora, l'adesione è cresciuta ed oggi conta più di 600 membri provenienti da oltre 40 paesi in tutto il mondo e i servizi si sono estesi per includere dati, realizzazione e tecnologia di automazione. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al continuo supporto dei suoi membri, i quali ogni giorno, scambiano milioni di sterline in vino pregiato in modo trasparente, efficiente e standardizzato. Si stima che oltre il 90% degli scambi mondiali di vino pregiato si svolgano su Liv-ex, dove ogni giorno il controvalore delle offerte in acquisto e vendita si aggira attorno ai 50 milioni di sterline. Questo mercato telematico ha sviluppato diversi benchmark di riferimento pubblicando diversi indici di prezzi di vino da collezione pregiati, aggregati in base a determinati criteri per rappresentare nicchie di mercato. I più importanti indici pubblicati da Liv-ex sono:
• Liv-ex Fine Wine 50, include solo i 50 vini più pregiati di Bordeaux (“First Growths”) e comprende solo le dieci annate più recenti (escluso En Primeur), senza altri criteri di qualifica applicati.
• Liv-ex 100 è il principale punto di riferimento nel settore e rappresenta i movimenti dei prezzi tra i primi cento vini più ricercati nel mercato secondario. L'indice è costituito principalmente da vini rossi di Bordeaux. Tuttavia, considera anche i vini bianchi di Bordeaux e altre regioni come la Borgogna, il Rodano, lo Champagne e l'Italia. I vini inseriti nell’indice devono avere un rating di 95 punti o superiore; sono escluse le annate recenti commercializzate sul mercato En Primeur e sono ammissibili solo i vini in bottiglia consegnati fisicamente nel Regno Unito. Per garantire solidità, il prezzo medio viene calcolato dalla media del prezzo di offerta più alto corrente e del prezzo di offerta più basso sulla piattaforma di trading Liv-ex.
• Il Liv-ex Bordeaux 500 è l'indice più completo di Liv-ex per i vini di Bordeaux. Rappresenta il movimento dei prezzi di 500 vini leader della regione e viene calcolato mensilmente utilizzando il prezzo medio Liv-ex.
• L'indice Liv-ex 1000 è l'indice più globale della famiglia di indici Liv–ex. Mentre gli indici precedenti sono in qualche modo focalizzati sui vini europei, questo indice traccia un migliaio di vini diversi in tutto il mondo come Francia, Germania, Italia, Austria e le "regioni vinicole del Nuovo Mondo": le Americhe, l'Australia e il Sudafrica.
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