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Ottimismo ed entusiasmo durante questa settimana di En Primeur '22

Cos’è la settimana delle En Primeur?
L'En Primeur, è uno degli eventi più importanti nel mondo dell’enologia Francese. I campioni da botte della vendemmia dell'anno precedente vengono assaggiati dai principali critici del vino, buyer e negociàn i quali esprimono considerazioni e punteggi circa la qualità ed il potenziale del vino. A questo punto i produttori rilasciano una parte dei vini, chiamata anche tranche, per essere venduta come “En Primeur”.
Nata dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'En Primeur è stato uno stratagemma per accumulare liquidità da parte degli Chateaux in difficoltà, consentendo ai commercianti di acquistare i vini in anticipo e concordare il prezzo. Oggi, le vendite En Primeur sono riservate agli Chateaux più prestigiosi, con circa 200 etichette disponibili per l’acquisto in anteprima.

Commercianti, giornalisti e critici assaggiano i vini, gli Chateaux stabiliscono quindi i prezzi e vendono i vini nei due mesi successivi, coloro che acquistano la tranche sono a tutti gli effetti mediatori che hanno contratti a lungo termine con i produttori. Infine, i broker vendono il contratto a un commerciante, che lo rivende al consumatore finale o all'investitore. Questa catena di transazioni sposta il rischio dal produttore al potenziale investitore e la liquidità dallo stesso, verso il produttore.
I vini quindi vengono venduti al netto di dazi e IVA e spediti agli acquirenti tra i 18 mesi e i tre anni dopo l'imbottigliamento, su richiesta, se si desidera una consegna fisica.
Cosa aspettarsi dall’annata 2022
Il 2022 riflette quello che ormai sembra un trend al quale sarà necessario abituarsi anche nei prossimi anni, ovvero una stagione all’insegna del caldo e della siccità. Integrando con dei numeri, che vengono messi a disposizione precisamente e puntualmente da Saturnalia si evidenzia come:
Le piogge siano state inferiori del 7% con picchi di -12% in alcune zone.
Per ben 82 volte da Maggio ad Agosto le temperature hanno superato la media degli ultimi 10 anni.
Le piante in alcuni casi hanno sofferto forti stress idrici.
Analizzando i dati l’annata sembra esser stata più impegnativa e sfidante di quanto effettivamente è stato esposto, le notti non sono state fresche come le annate precedenti, e questo solitamente non favorisce la concentrazione dei profumi.
La produzione totale di vino è stata di 410 milioni di litri nel 2022, in calo di oltre il 15% rispetto alla media a 10 anni di 487 milioni. Tuttavia, segna un miglioramento rispetto al 2021, quando la produzione era di soli 377 milioni di litri.
Gli assaggi dell’annata 2022 hanno creato grande eccitazione e ottimismo da parte di Negociàn e critici. La Union des Grand Crus (UGC), organismo dedicato a sviluppare e consolidare l’immagine dei Grand Crus, ha raccolto più di 6.000 partecipanti agli assaggi.
Le condizioni calde e secche nel 2022 dovrebbero tradursi in vini bordolesi potenti, concentrati ed estremamente longevi. Manca meno di un mese alla pubblicazione dei primi punteggi, ma molti si aspettano che l'annata 2022 contenga grandi vini provenienti dalla maggior parte delle zone di Bordeaux.
Prime impressioni al calice

James Suckling, tra i critici più influenti al mondo, è stato uno dei primi ad aver pubblicato le sue impressioni. Secondo il critico americano l’annata 2022 segna “un nuovo Benchmark qualitativo".
Questa En Primeur per Suckling è la quarantesima ed è rimasto senza parole dalla qualità dei vini prodotti. Opulenza e struttura sono i termini che più rappresentano l’annata, la quale ha prodotto vini concentrati in colore, profumi e struttura, ma bilanciati da una grande freschezza.
“L’annata 2022 è un paradosso", ha dichiarato Jean-Philippe Masclef, direttore tecnico di Haut-Brion e La Mission Haut-Brion.
“Abbiamo avuto condizioni meteorologiche estreme, nonostante ciò è un'annata che mostra vini di bell'equilibrio”
Oltre all’abilità dei Vigneron Bordolesi, si ritiene che anche le piante, a seguito di numerose annate calde, stiano adattando i loro stili di crescita in maniera tale da riuscire ad ottimizzare la gestione delle risorse idriche.
Per molti si potrebbe parlare di un’annata simile alla 2003, ma i vini sono molto più freschi e meno pesanti. Se si torna ancora più indietro nel tempo, alcuni l'hanno paragonata alle leggendarie 1947 e 1949, due annate che hanno sconfitto il tempo regalando vini estremamente longevi ed equilibrati.
Gli alti tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle azioni e i recenti fallimenti bancari potrebbero mettere a disagio alcuni acquirenti nel vincolare i loro soldi ai futures del giovane Bordeaux.
I prezzi di Bordeaux sono rimasti notevolmente stabili nell'ultimo anno o due mentre altre regioni hanno visto forti aumenti e successivi cali.
Mentre tutti i sotto-indici Liv-ex 1000 sono in ribasso da inizio anno, il Bordeaux 500 è sceso di meno (appena lo 0,3% rispetto allo Champagne 50, che è sceso del 5,8% finora quest'anno).
Detto ciò, sembra che si tratti di un'annata che tutti i grandi collezionisti vorranno avere nella loro cantina, visto il potenziale d’invecchiamento e l’equilibrio emerso dai primi assaggi. Alla fine sarà il mercato a decidere, come sempre.
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